Neurochirurgo

27 ottobre 2020

Awake Surgery: cos’è, come funziona e per chi è indicata

L’Awake Surgery è una tecnica che permette il trattamento di tumori e malformazioni vascolari cerebrali, ma anche di patologie neurologiche.

L’Awake Surgery è una tecnica che permette il trattamento di tumori e malformazioni vascolari cerebrali come Gliomi, Angiomi Cavernosi e Metastasi Cerebrali, ma anche di patologie neurologiche come Epilessia del Lobo Temporale (ELT), Displasia Corticale Focale, Polimicrogiria (PMG).

In Italia l’Awake Surgery viene eseguita anche dal dott. Alberto Franzin presso Fondazione Poliambulanza, ospedale di Brescia dove è responsabile dell’Unità Semplice di Gamma Knife e Neurochirurgia Funzionale.

 

 

Che cos’è l’Awake Surgery?


L’Awake Surgery, la cui traduzione è “chirurgia da svegli”, è una tecnica di neurochirurgia che permette di operare il cervello di un paziente sveglio. Con l’Awake Surgery il neurochirurgo può avvalersi del Mappaggio Corticale che, tramite neurostimolazioni al cervello del paziente mentre quest’ultimo è sveglio e cosciente, permette all’équipe chirurgica di ottenere un feedback immediato delle aree del cervello che coinvolgono il linguaggio, il movimento, la sensibilità, la vista.

Questa tecnica di neurochirurgia endocranica a paziente sveglio permette la rimozione di un tumore o di una malformazione cerebrale posizionati proprio in queste aree, salvaguardandone le funzionalità.

 

 

Come funziona l’Awake Surgery?


La chirurgia da svegli Awake Surgery viene proposta quando il tumore, nella maggior parte dei casi un glioma, interessa le cosiddette aree eloquenti, ovvero le aree del cervello che svolgono funzioni che necessitano di essere testate durante l’operazione. 

Questo significa che il paziente, come prima cosa, effettua una risonanza magnetica (RM) molto dettagliata che comprende uno studio funzionale, al fine di esaminare le aree cerebrali come l’area del linguaggio, l’area del movimento e l’area della sensibilità. 

Le informazioni della RM vengono trasferite in sala operatoria e, nel corso dell’intervento, il chirurgo esegue una tecnica di stimolazione cerebrale che permette di mappare queste aree funzionali e controllarne l’effettivo ruolo. 

Prima di eseguire l’Awake Surgery al paziente viene fatta un’anestesia locale, in modo che non senta dolore durante le fasi iniziali dell’intervento. Nella parte centrale dell’intervento chirurgico (quella in cui viene asportato il tumore o la malformazione) il paziente rimane sveglio, così da poterne monitorare lo stato neurologico nel modo più accurato possibile.

 

 

Per chi è indicata l’Awake Surgery?


L’Awake Surgery è indicata soprattutto nel caso di tumori che coinvolgono le aree cerebrali eloquenti, cioè che svolgono una funzione neurologica. Quando applicabile, è una chirurgia che può essere fatta in sicurezza e con un buon comfort del paziente.

È ovvio però che non è indicata per tutti i casi presi in esame: è necessario che il paziente sia disponibile ad effettuare l’intervento chirurgico senza l’anestesia generale e che abbia un approccio sufficientemente tranquillo alla procedura. 

Prima dell’operazione i pazienti vengono adeguatamente preparati e durante l’intervento vengono assistiti sia da un infermiere che da uno psicologo, in maniera tale che tutto possa svolgersi nella massima sicurezza e con il miglior risultato clinico. 

La presenza del neuropsicologo durante l’Awake Surgery è fondamentale non solo per offrire un sostegno al paziente, ma anche per fornire al neurochirurgo un riscontro immediato sull’integrità funzionale del paziente.
 

Ne parla il Dott. Franzin nel seguente video:



 

Il dott. Alberto Franzin, neurochirurgo, visita ed opera a Brescia presso l’Ospedale Fondazione Poliambulanza, inoltre visita privatamente a Milano, Cosenza, Taurianova (Reggio Calabria) e Lecce.