Neurochirurgo

30 aprile 2018

Gamma Knife: quando è la terapia più adatta e come si svolge l'intervento

La radiochirurgia stereotassica è un metodo di trattamento dei tumori e di altre malformazioni cerebrali che consiste nell’indirizzare una dose elevata di radiazioni ionizzanti direttamente sul punto desiderato, evitando di lesionare il tessuto cerebrale circostante.


Tale concetto è stato sviluppato, in particolare, da un neurochirurgo svedese di nome Lars Leksell, che ebbe l’intuizione di associare a un sistema stereotassico (un casco che si posiziona sulla testa del paziente e che costituisce un sistema di riferimento) l’utilizzo di radiazioni ionizzanti.

La prima Gamma Knife fu creata negli anni Sessanta a Stoccolma e aveva come fine la cura del tremore e del morbo di Parkinson tramite una piccola lesione ottenuta dalle radiazioni in un punto profondo del cervello. Nei decenni successivi, il progressivo sviluppo della neuroradiologia e in particolare della RM encefalo ha consentito di utilizzare la radiochirurgia stereotassica soprattutto in ambito oncologico.


Durante un trattamento Gamma Knife le radiazioni ionizzanti (nello specifico si tratta di raggi Gamma) raggiungono l’area sulla quale intervenire in modo estremamente preciso e qui danneggiano il DNA interferendo con la struttura biologica delle cellule che non possono più riprodursi. In questo modo il tumore (o la patologia sottoposta a trattamento) viene “immobilizzato” e la sua crescita arrestata; nel tempo può anche diminuire di volume.

Rispetto ad un intervento chirurgico tradizionale la Gamma Knife presenta diversi vantaggi:

  • è molto meno invasiva;
  • consente di raggiungere facilmente anche aree profonde del cervello;
  • riduce molto, grazie alla precisione d’intervento e alla non-manipolazione del tessuto cerebrale, la possibilità di incorrere in danni neurologici;
  • prevede tempi di ricovero brevissimi.

 

Quando è indicato un intervento Gamma Knife?
In presenza di una patologia cerebrale solo il neurochirurgo può stabilire il tipo di terapia più adatta; in linea generale comunque, queste sono le patologie per cui può essere indicato un trattamento Gamma Knife:

  • Tumori cerebrali, sia maligni che benigni, ben delimitati e di dimensioni ridotte: si dice inferiori di 3 cm circa, ma non si tratta di un parametro assoluto. Tra questi i più frequenti sono: neurinomi, adenomi, meningiomi e metastasi
  • Malformazioni vascolari: MAV e angiomi cavernosi inoperabili
  • Nevralgia del trigemino e altre patologie funzionali

L’intervento chirurgico tradizionale è invece spesso indicato in caso di tumori voluminosi con un “effetto massa”, in presenza di uno schiacciamento del cervello, di sintomi neurologici importanti o di determinati tipi istologici.

 

Come si svolge l’intervento?
Ogni intervento Gamma Knife si svolge in 4 fasi:

  1. Viene posizionato il casco stereotassico sulla testa del paziente o viene confenzionata la maschera termoplastica che aderendo al volto consente l’immobilizzazione del capo durante il trattamento;
  2. vengono eseguiti gli esami neuroradiologci (RM/TC e talvolta angiografia cerebrale) per definire forma, dimensione ed esatta posizione della patologia da trattare;
  3. un team multispecialistico definisce nel dettaglio il piano del trattamento; 
  4. viene effettuato il trattamento vero e proprio.

 

Che differenza c’è tra il casco e la maschera?
Sia il casco stereotassico che la maschera termoplastica hanno l’obiettivo di bloccare la testa del paziente per permettere ai raggi gamma di raggiungere la zona da trattare con la massima precisione. La maschera termoplastica viene modellata sul volto del paziente e non prevede un fissaggio alla testa; il casco stereotassico invece deve essere fissato tramite 4 piccole viti che vengono inserite nella testa del paziente dopo una piccola anestesia locale. 


La maschera risulta quindi essere meno invasiva, ma non è sempre la scelta adatta. Generalmente, in caso di patologia, tumore o malformazione cerebrale trattabile in un'unica seduta, viene preferito il casco stereotassico; nei restanti casi si privilegia invece la maschera stereotassica, che facilita l’esecuzione di trattamenti frazionati: può infatti essere riposizionata in giorni consecutivi fino ad una settimana.


L’unico modello di Gamma Knife che attualmente consente l’utilizzo anche della maschera termoplastica è Gamma Knife Leksell Icon, ad oggi presente in Italia solo in Fondazione Poliambulanza, l’ospedale multispecialistico in cui il dott. Alberto Franzin dirige l’Unità Semplice di Gamma Knife e Neurochirurgia Funzionale.

 

Quali sono gli effetti collaterali con gamma Knife?
Un trattamento Gamma Knife spesso non ha effetti collaterali. Raramente si presentano invece:

  • nausea
  • mal di testa
  • intorpidimento
  • crisi epilettiche
  • perdita temporanea di capelli vicino alla zona trattata

Si tratta comunque di effetti collaterali facilmente risolvibili.

 

Come avere la certezza che il trattamento Gamma Knife è il più corretto per sé?
Solo il neurochirurgo può stabilire quale sia il trattamento più adeguato in caso di tumore o patologia cerebrale. Rivolgetevi quindi al vostro medico di fiducia per qualsiasi dubbio.

 

Ne parla il Dott. Franzin nel seguente video:

 

 

Il dott. Alberto Franzin, neurochirurgo, visita ed opera a Brescia presso l’Ospedale Fondazione Poliambulanza, inoltre visita privatamente a Milano, Cosenza, Taurianova (Reggio Calabria) e Lecce.