Neurochirurgo

Morbo di Parkinson

Il Morbo di Parkinson, chiamato anche Malattia di Parkinson oppure più semplicemente solo Parkinson, è una malattia degenerativa a progressione lenta che si presenta a seguito della degenerazione delle cellule nervose responsabili della produzione di dopamina nel cervello. La dopamina è il neurotrasmettitore che regola il corretto funzionamento del movimento, del comportamento, dell’umore, del sonno e di parte dei processi cognitivi. 


La possibilità che comprometta tutte le precedenti funzioni del corpo rende questa patologia particolarmente impattante sulla qualità della vita dei malati di Parkinson e dei loro cari. Sebbene non si possa sapere con certezza quanto può vivere un malato di Morbo di Parkinson, è stato riscontrato che l’aspettativa di vita delle persone affette da Morbo di Parkinson è pressoché identica a quella dei soggetti non malati.


Il Morbo di Parkinson colpisce persone di tutti i gruppi etnici, in modo leggermente superiore gli uomini rispetto alle donne, con un’incidenza maggiore nei soggetti oltre ai 60 anni, età media di esordio del Parkinson. Le diagnosi di Parkinson precoce sono rare, sebbene esistano Parkinsoniani che hanno iniziato a sviluppare la malattia intorno all’età di 20 anni.


Sebbene non si possa parlare in modo assoluto di ereditarietà del Morbo di Parkinson, in meno del 10% dei casi questa patologia deriva da un fattore genetico. 


Descritto per la prima volta dal medico James Parkinson nel 1817, il Morbo di Parkinson è in assoluto il disordine del movimento più frequente, mentre risulta la seconda malattia neurodegenerativa più diffusa dopo l’Alzheimer.


Indice

 

 

 

Quali sono le cause del Morbo di Parkinson?


Come precedentemente anticipato, solo in rari casi il Morbo di Parkinson è ereditario. Sebbene l’eziologia della Malattia di Parkinson non sia ancora del tutto chiara, è stata accertata l’origine multifattoriale di questa patologia. 


In sostanza, cosa provoca il Morbo di Parkinson? Una serie di fattori, dette anche concause, come ad esempio:

  • Ereditarietà
  • Lesioni cerebrali
  • Patologie infettive (come ad esempio certe forme di encefalite)
  • Esposizione a tossine esogene (pesticidi, metalli pesanti, prodotti chimici industriali, solventi)
  • Luogo di residenza
  • Attività professionale 
  • Stile di vita
  • Mutazioni di alcuni geni (alfa-sinucleina (PARK 1/PARK 4), parkina (PARK-2), PINK1 (PARK-6), DJ-1 (PARK-7), LRRK2 (PARK-8) e la glucocerebrosidasi GBA)

 

 

Quali sono i sintomi del Morbo di Parkinson?


Quando si parla di questa patologia, la prima domanda che ci si pone è come si riconosce il Morbo di Parkinson. Purtroppo non sempre questa malattia si manifesta in modo chiaro, eppure esistono dei campanelli d’allarme che possono far intuire in modo precoce lo sviluppo della Malattia di Parkinson. Tra questi troviamo:

  • Perdita di espressività
  • Cambio del tono di voce
  • Difficoltà di linguaggio
  • Cambiamenti di personalità
  • Senso del gusto e dell’olfatto compromessi
  • Pressione bassa
  • Problemi intestinali
  • Mutamenti della sudorazione

 

Successivamente è possibile invece riscontrare sintomi motori e non motori del Morbo di Parkinson, che spesso colpiscono il corpo in modo asimmetrico, come:

  • Rallentamento dei movimenti
  • Rigidità
  • Tremore improvviso, anche a riposo
  • Perdita di equilibrio
  • Tremore interno
  • Depressione
  • Senso di paura
  • Difficoltà di digestione
  • Disfunzioni della vescica

Non è stato invece riscontrato dolore dovuto al Morbo di Parkinson.

 

 

Come avviene la diagnosi del Morbo di Parkinson?


Per formulare una corretta diagnosi di Morbo di Parkinson è sempre necessario iniziare con un esame obiettivo che permetta di formulare un'ipotesi diagnostica attraverso l’anamnesi del paziente. 


A conferma della diagnosi il neurologo può successivamente affidarsi ad esami strumentali come tac, risonanza magnetica oppure SPECT, sebbene sia sempre lo specialista a dover scegliere quali tecniche di imaging ritenga opportuno adottare. Una volta accertato si tratti di un caso clinico di Morbo di Parkinson, il neurologo può valutare le strategie terapeutiche più corrette da adottare.

 

 

Qual è il trattamento del Morbo di Parkinson?


Sebbene al momento è corretto dire che non si può guarire dal Morbo di Parkinson, esiste una terapia farmacologica che permette di agire migliorando i sintomi della malattia.


In alcuni casi, con il passare del tempo, i farmaci per il Parkinson tendono a perdere efficacia per cui è possibile pensare ad approccio chirurgico. Questo non significa che il Morbo di Parkinson sia operabile, ma che esistono tecniche in grado di migliorare sensibilmente la qualità di vita del paziente, come ad esempio la Stimolazione Cerebrale Profonda, nota anche come DBS.