Idrocefalo

Normalmente il liquido cerebrospinale fluisce attraverso i ventricoli distribuendosi tutt’intorno al cervello e al midollo spinale. Denominato anche liquor, tale fluido possiede particolari caratteristiche biochimiche che gli conferiscono un ruolo sia difensivo, che nutritizio. Quando la quantità di liquor presente nei ventricoli cerebrali aumenta, andando a premere sul cervello stesso, ci si ritrova in una condizione di idrocefalo. 

 

Indice

  • Cos’è l’idrocefalo?
  • Quali sono le cause dell’idrocefalo?
  • Quali sono i sintomi dell’idrocefalo?
  • Come avviene la diagnosi dell’idrocefalo?
  • Quali sono le opzioni di trattamento dell’idrocefalo?

 

Cos’è l’idrocefalo?
L'idrocefalo rappresenta un particolare stato causato dallo squilibrio tra la quantità di liquido cerebrospinale prodotta e quella assorbita dal flusso sanguigno. I motivi della presenza di tale liquido attorno al cervello sono numerosi ed estremamente importanti. I suoi compiti sono:

  • Permettere al cervello, relativamente pesante, di fluttuare all'interno del cranio 
  • Prevenire le lesioni cerebrali fungendo da una sorta di ammortizzatore
  • Proteggere il cervello dai prodotti di scarto generati dal metabolismo
  • Mantenere una costante pressione sanguigna all’interno del cervello, scorrendo avanti e indietro tra la cavità cerebrale e la colonna vertebrale 

La presenza di liquido in eccesso comporta un ingrossamento dei ventricoli, i quali vanno poi ad esercitare un’elevata pressione sul cervello compromettendone i tessuti e alterando le funzioni cerebrali. 

 

Quali sono le cause dell’idrocefalo?
In molti casi, la causa scatenante resta sconosciuta. Tuttavia, negli anni sono stati identificati una serie di fattori alla base dell’idrocefalia:

  • Ostruzione del normale flusso di liquido cerebrospinale
  • Scarso assorbimento del liquido da parte dei vasi sanguigni, spesso correlato all'infiammazione dei tessuti cerebrali 
  • Sovrapproduzione di liquido cerebrospinale
  • Infezioni del sistema nervoso centrale
  • Traumi cranici 

Nei neonati, la presenza di tale condizione può verificarsi a causa di una delle seguenti condizioni:

  • Sviluppo anormale del sistema nervoso centrale 
  • Sanguinamento nei ventricoli cerebrali
  • Infezione nell'utero durante la gravidanza, con conseguente infiammazione nei tessuti cerebrali fetali

 

Quali sono i sintomi dell’idrocefalo?
I sintomi dell'idrocefalo variano in base all'età d’insorgenza. 
Nei neonati, alcune avvisaglie importanti d’idrocefalia sono: 

  • Mutamenti nella forma della testa, insolitamente grande
  • La presenza di fontanelle gonfie e tese
  • Scarsa reattività al tocco e sonnolenza
  • Convulsioni
  • Scarsa crescita
  • Occhi “a sol calante” (sguardo fisso verso il basso)
  • Deficit nel tono e nella forza muscolare

Negli adulti, sono stati ravvisati i seguenti sintomi: 

  • Mal di testa persistente
  • Letargia
  • Perdita di coordinazione o equilibrio
  • Perdita del controllo della vescica 
  • Visione alterata
  • Rapido declino nella memoria e difficoltà di concentrazione 

In presenza di uno o più sintomi, è fondamentale richiedere assistenza medica tempestiva.


Come avviene la diagnosi dell’idrocefalo?
Una diagnosi di idrocefalo si basa solitamente su:

  • Visite generali
  • Esami neurologici
  • Esami neuroaradiologici e Test di neuroimaging funzionale

Il tipo di esame neurologico dipenderà dall'età del paziente. Il neurologo può porre domande e condurre test relativamente semplici per valutare le condizioni cognitive e motorie, il benessere e il funzionamento dei sensi.
I test di imaging possono aiutare a diagnosticare l'idrocefalo e a identificarne le cause. Questi test possono includere:

  • La TC (tomografia computerizzata) che in pochi secondi consente di valutare la dimensione dei ventricoloi
  • La RM (risonanza magnetica)  che consente uno studio completo di tutto il cervello e delle possibili cause dell’idrocefalo.

 

Quali sono le opzioni di trattamento dell’idrocefalo?
Il trattamento più comune per l'idrocefalo è lo shunt chirurgico. Generalmente formato da un piccolo catetere e una valvola, consente di regolare il flusso del liquido cerebrale.  Un'estremità del catetere viene posizionata in uno dei ventricoli e l’altra estremità in una parte del corpo in cui il liquido cerebrospinale in eccesso venga assorbito con più facilità, come l'addome o una camera nel cuore.
L’intervento chirurgico non è esente da rischi, da riferire soprattutto a infezioni e malfunzionamenti della valvola. Talvolta è possibile optare per il trattamento farmacologico che punta a diminuire la produzione di liquor.

Possibili trattamenti

Di seguito le tecniche di intervento che, a discrezione del medico, possono essere impiegate nel trattamento dell'idrocefalo.