Glioblastomi
Il glioblastoma multiforme è il tumore più comune e aggressivo del sistema nervoso centrale. Ricopre quasi il 20% di tutti i tumori cerebrali primari e il 55% di tutti i gliomi in generale. Tutti possono ammalarsi di glioblastoma, tuttavia i più colpiti sono gli individui di sesso maschile con più di 50 anni di età. Nei rari casi casi pediatrici i pazienti hanno circa 10 anni.
Indice
- Cosa sono i glioblastomi?
- Quali sono le cause dei glioblastomi?
- Quali sono i sintomi dei glioblastomi?
- Come avviene la diagnosi dei glioblastomi?
- Quali sono le opzioni di trattamento dei glioblastomi?
Cosa sono i glioblastomi?
I glioblastomi sono tumori astrocitari di IV grado. Tra tutti i tumori del sistema nervoso, sono in assoluto i più aggressivi. A causa della formazione di nuovi vasi sanguigni, i glioblastomi si riproducono rapidamente e possono assumere forme tali da renderli difficilmente identificabili.
Esistono due varianti di glioblastomi:
- Glioblastoma a cellule giganti, caratterizzato da una predominanza di cellule peculiari, gigantesche e multinucleate.
- Gliosarcoma, caratterizzato da una struttura tessutale bifasica con una componente di cellule gliali e una componente di cellule simil-mesenchimali.
Quali sono le cause dei glioblastomi?
Così come per tutti i gliomi, anche dei glioblastomi non si conoscono le cause. In generale, sappiamo che i maggiori fattori di rischio sono essere di sesso maschile, avere più di 50 anni, far parte del ramo europoide della popolazione mondiale, essere stato esposto a radiazioni ionizzanti e maneggiare quotidianamente materiali in PVC.
Quali sono i sintomi dei glioblastomi?
I glioblastomi si sviluppano molto rapidamente e possono avere conseguenze sfavorevole in pochi mesi. Le principali avvisaglie della presenza di un glioblastoma sono correlate all’aumento della pressione nel cervello e alla posizione del tumore. I sintomi più comuni riscontrati finora sono:
- nausea e vomito
- forti mal di testa, persistenti, spesso notturni o mattutini
- disturbi del linguaggio
- problemi di equilibrio
- disturbi della memoria
- stanchezza e debolezza
- paresi parziale di una parte del corpo
- problemi neuro-cognitivi
- convulsioni
Come avviene la diagnosi dei glioblastomi?
Sebbene generalmente si sviluppino negli emisferi cerebrali, i glioblastomi possono essere ritrovati in tutte le aree del cervello e del midollo spinale. I primi esami da compiere per verificare la presenza di un glioblastoma sono la risonanza magnetica (RM) e la tomografia computerizzata (TAC). Normalmente questi due esami rivelano senza particolari difficoltà la presenza della neoplasia. Talvolta può essere indicato eseguire una spettroscopia, una particolare RM che consente di confermare il sospetto diagnostico, o una RM funzionale per analizzare il rapporto tra il tumore e determinate aree eloquenti del cervello (ad esempio l’area del movimento, del linguaggio).
Quali sono le opzioni di trattamento del glioblastoma?
Il glioblastoma può essere difficile da curare perché non tutte le cellule potrebbero rispondere allo stesso modo durante la cura. Per questo il trattamento del glioblastoma può combinare diversi approcci e diverse terapie.
Il primo passo nel trattamento dei glioblastomi è l’intervento chirurgico, seguito dalla radioterapia e, se necessario, anche dalla chemioterapia. L’operazione chirurgica è il trattamento più efficace e diffuso contro i glioblastomi perché consente di rimuovere la massa tumorale. Oltre all’intervento in anestesia generale, è possibile rimuovere il glioblastoma tramite un intervento con risveglio intraoperatorio (awake surgery). L’awake surgery è un tipo di chirurgia effettuata a paziente sveglio, durante la quale i medici tengono monitorate le funzioni neurologiche anche durante l’intervento chiedendo al paziente di rispondere a delle domande ed eseguire semplici movimenti.
Qualora il tumore interessi aree del cervello dove non è possibile eseguire con sicurezza la rimozione chirurgica, si sceglie di effettuare una biopsia stereotassica, un breve intervento chirurgico in cui viene prelevata una piccola parte del tumore per analizzarla e confermare la diagnosi.
Sono oggi disponibili anche protocolli sperimentali volti a testare nuove cure.
Possibili trattamenti
Di seguito le tecniche di intervento che, a discrezione del medico, possono essere impiegate nel trattamento dei gliomi.