Meningiomi
I meningiomi rappresentano tra il 15 e il 20% dei tumori che fanno capo al Sistema Nervoso Centrale (SNC). Di solito, si tratta di tumori benigni che si sviluppano lentamente. Più raramente sono neoplasie atipiche o maligne con una rapida tendenza di crescita e con infiltrazione del tessuto cerebrale.
Indice
• Cosa sono i meningiomi?
• Quali sono le cause dei meningiomi?
• Quali sono i sintomi dei meningiomi?
• Come avviene la diagnosi dei meningiomi?
• Quali sono le opzioni di trattamento dei meningiomi?
Cosa sono i meningiomi?
I meningiomi sono tumori cerebrali che si formano dalle cellule dell’aracnoide, una delle tre meningi. Le meningi (dura madre, aracnoide e pia madre) svolgono un ruolo di rivestimento e protezione del Sistema Nervoso Centrale.
I meningiomi vengono solitamente suddivisi sulla base della area dalla quale originano:
• Meningiomi della base cranica: crescono molto vicino, talvolta inglobando, la base del cranio in prossimità di importanti strutture nervose e vascolari: tronco encefalico, nervi per la vista, l’udito, il movimento e la sensibilità della faccia, arteria carotide, seni venosi.
• Meningiomi della convessità: si trovano sulla superficie del cervello dove esercitano spesso una compressione.
• Meningiomi spinali: situati nel canale vertebrale, tendono a comprimere il midollo o i nervi.
Quali sono le cause dei meningiomi?
Non sono ancora note le cause che determinano i meningiomi, più frequenti nelle donne tra i 40 e i 60 anni. Gli unici fattore di rischio certi e che contribuiscono ad aumentare il rischio di sviluppare meningiomi sono l’esposizione alle radiazioni in giovane età e alcune particolari terapie ormonali assunte per lungo tempo, ad esempio quelle progestiniche.
Quali sono i sintomi dei meningiomi?
I sintomi dei meningiomi dipendono sia dalle dimensioni, sia dalla sede in cui si sviluppa. Le dimensioni dei meningiomi possono variare di molto, partendo da pochi millimetri e raggiungendo anche parecchi centimetri di estensione.
In caso di tumori di grosse dimensioni, solitamente il paziente lamenta cefalea diffusa, vomito e rallentamento ideomotorio. Qualora invece il tumore comprima determinate aree cerebrali o nervi cranici, si potranno rilevare disturbi alla vista e all’olfatto, fino ad arrivare all’emiparesi, cioè la perdita parziale della funzione motoria di una metà del corpo. In caso si manifestassero alcuni di questi sintomi è opportuno recarsi dal medico.
Come avviene la diagnosi dei meningiomi?
Nel processo di diagnosi è opportuno, in prima istanza, realizzare un’anamnesi completa del paziente seguita da un esame neurologico. L’esame fondamentale nella diagnosi dei meningiomi è la Risonanza Magnetica (RM) all’Encefalo. In diversi casi è possibile svolgere anche uno studio angiografico per individuare la quantità di sangue diretta verso il meningioma e capire quali arterie e vene cerebrali vi passano accanto.
Quali sono le opzioni di trattamento dei meningiomi?
Accertata la diagnosi di meningioma possono essere suggeriti i seguenti metodi di cura:
• Resezione chirurgica: un’operazione chirurgica che ha l’obiettivo di rimuovere, in modo totale o parziale, il meningioma e che consente di risolvere la compressione sulle strutture nervose
• Radioterapia: indicata solitamente nel caso di meningiomi più aggressivi, soprattutto dopo un intervento chirurgico
• Radiochirurgia stereotassica con Gamma Knife: una terapia non invasiva e senza bisturi. È particolarmente indicata nei meningiomi della base cranica di minori dimensioni e in caso di recidiva dopo l’intervento chirurgico.
Possibili trattamenti
Di seguito le tecniche di intervento che, a discrezione del medico, possono essere impiegate nel trattamento dei meningiomi.