Neurochirurgo

17 luglio 2018

Il trattamento dell'epilessia

Terapia farmacologica e chirurgica per il trattamento dell'epilessia

L’epilessia è una malattia neurologica per cui le cellule nervose del cervello interrompono la propria attività causando tremori, difficoltà a parlare, periodi di comportamento insolito e in alcuni casi perdita di coscienza con convulsioni. 
Si può manifestare in forme anche molto differenti (sarebbe infatti più opportuno parlare di “epilessie” piuttosto che di epilessia) e interessare persone di tutte le età; generalmente comunque colpisce i bambini piccoli o i giovani adulti.
In circa il 50% dei casi le cause dell’epilessia non sono note (“epilessie primarie”), mentre per il restante 50% dei casi (“epilessie secondarie”) le cause possono essere:

  • fattori genetici 
  • lesioni prenatali
  • disturbi dello sviluppo 
  • traumi cranici
  • tumori o malformazioni vascolari cerebrali

 

Quali sono i sintomi principali?
Quando si parla di epilessia la prima cosa che viene in mente sono le crisi epilettiche, che rappresentano sicuramente il sintomo più riconoscibile della malattia. Esse sono dovute ad una scarica elettrica anomala e prolungata di cellule nervose della corteccia o del tronco cerebrale e possono essere classificate in “crisi focali”, se si verificano in una sola regione della corteccia cerebrale, o “crisi generalizzate”, se si verificano in più punti della corteccia cerebrale. Si manifestano generalmente con spasmi muscolari involontari e incontrollabili, con contrazioni e scatti degli arti, alterazioni di comportamento e perdita di coscienza. 

 

L’epilessia può manifestarsi anche senza crisi epilettiche?
Anche se crisi e convulsioni sono i sintomi più comuni dell’epilessia, non vuol dire che siano gli unici. Questa malattia infatti si può manifestare anche con sintomi meno riconoscibili come: 

  • perdita dell’orientamento;
  • dolore allo stomaco associato a rossore e palpitazione al volto (aura epigastrica);
  • allucinazioni visive, sonore, olfattive;
  • stati d’animo di paura improvvisa accompagnate da forte nausea.

In questi casi è molto importante rivolgersi ad un medico per i dovuti accertamenti.

 

Come si cura?
Il trattamento dell’epilessia si basa sostanzialmente sull’uso di farmaci, che nella maggior parte dei casi consentono un buon controllo delle crisi. In alcuni casi, soprattutto per quanto riguarda i pazienti che risultano resistenti alla terapia farmacologica, si ricorre alla chirurgia.
Per alcune tipologie di epilessia è possibile, attraverso studi molto accurati e sofisticati di neuroradiologia e di elettroencefalografia, identificare l’area del cervello in cui parte la crisi epilettica e rimuoverla chirurgicamente per migliorare le condizioni o addirittura guarire il paziente.
Per altre tipologie di epilessia si procede invece con la stimolazione del nervo vago: il neurochirurgo posiziona una sorta di pacemaker nello spazio sottoclaverare tra la pelle e il muscolo del grande pettorale, collegato al nervo vago tramite elettrocateteri. Gli impulsi elettrici generati da questo dispositivo consentono di ridurre le crisi del 40-80%.

 

Ne parla il Dott. Franzin nel seguente video:

 

 

Il dott. Alberto Franzin, neurochirurgo, visita ed opera a Brescia presso l’Ospedale Fondazione Poliambulanza, inoltre visita privatamente a Milano, Cosenza, Taurianova (Reggio Calabria) e Lecce.